Viager immobiliare o Vendita con vitalizio

Il viager, in francese significa “vitalizio”, consiste nella vendita della nuda proprietà  o anche della piena proprietà di un immobile, e si caratterizza dal pagamento mediante la sottoscrizione di una rendita vitalizia a beneficio del venditore.

Il Venditore potrà anche ottenere parte contanti ed il restante sotto forma di rendita vitalizia (una sorta di pensione).

La possibilità giuridica di scindere i diritti reali di godimento del bene (Usufrutto e Diritto d’Uso e Abitazione), dalla proprietà, e le varie forme di trasformazione del valore del bene in vitalizio, in Italia sono poco conosciute rispetto ad altri paesi come la Francia.

Il viager si definisce come riservato, il più diffuso, qualora l’immobile sia occupato dal venditore.

Il viager si definisce libero quando l’immobile non è abitato dal venditore;  in questo caso il compratore ne acquista l’immediato godimento e può occuparlo o affittarlo.

Naturalmente nella stesura dei vari contratti necessita garantire al venditore l’effettivo pagamento del vitalizio così che il mancato rispetto della clausola faccia rientrare il bene nel possesso del venditore.

Ricovero in casa di riposo

Trattandosi in genere di persone anziane, in alcuni casi nell’atto di cessione della nuda proprietà si prevede una clausola che può rivelarsi utile per entrambe le parti.
Si stabilisce che, nel caso di ricovero in una casa di riposo dell’usufruttuario, il detentore della nuda proprietà può prendere pieno possesso dell’immobile, riconoscendo un compenso all’usufruttuario che cede il diritto prima della sua morte.
Il vantaggio è reciproco perché il nudo proprietario può entrare in pieno possesso prima del tempo, l’usufruttuario nel momento del bisogno realizza un’ulteriore somma.

Interesse legale per riparazioni straordinarie

L’usufruttuario deve corrispondere al nudo proprietario, durante l’usufrutto, l’interesse legale nella misura del 5 per cento delle spese sostenute dal proprietario per effettuare le riparazioni straordinarie.

Infatti, l’art.1005 del c.c. relativo alle riparazioni straordinarie recita, nel terzo ed ultimo comma, che ” L’usufruttuario deve corrispondere al proprietario, durante l’usufrutto, l’interesse delle somme spese per le riparazioni straordinarie”.

I vantaggi

Hai mai pensato che il tuo immobile potesse renderti felice? Vendendo un immobile perdi il possesso mentre vendendo la nuda proprietà ne rimani possessore per tutta la VITA! Potrai continuare a viverci oppure affittano trasferendoti in un meraviglioso paradiso tropicale. Potrai addirittura scegliere di avere l’usufrutto su di un immobile diverso da tuo, in un altro paese, magari in Colombia, a Cartaghena!

Che tu sia giovane o più maturo non importa, puoi contare su un CAPITALE IMMEDIATO ed una RENDITA DA LOCAZIONE per tutta la VITA!

I VANTAGGI DEL VENDERE LA NUDA PROPRIETÀ

Vendendo la nuda proprietà i vantaggi sono numerevoli:

1. Il bene rimane in TUO POSSESSO, disponendone come meglio credi;

2 Può creare reddito, affittandolo percepirai TU e SOLO TU il canone di affitto;

3. Tutte le spese di manutenzione straordinaria spettano a chi compra, vivrai senza imprevisti!;

4. Nessuno ti manderà via dal TUO immobile finché vorrai;

5. Potrai cedere l’usufrutto guadagnando anche la differenza, che nel frattempo hai già incassato;

6 Potrai trasferirti ovunque vorrai godendo del capitale incassato ed una rendita vitalizia dalla locazione, altro che la pensione;

7. Tuo marito/moglie in comunione legale dei beni avrà tutti i diritti di proseguire l’usufrutto;

8. Se sei più maturo la nuda proprietà vale di più, è prossima al valore commerciale del bene stesso;

9. Se sei giovane la locazione ti renderà ben oltre la semplice vendita e per tutta la vita!

1O. Se hai problemi di debiti od altro nessuno potrà ipotecarti la casa ma continuerai a viverci senza pagare un euro di affitto e garantendoti un capitale immediato per sistemare le pendenze.

A chi rivolgersi?

I proprietari immobiliari che intendono vendere la nuda proprietà dei loro appartamenti devono rivolgersi a info@usufrutto.it se l’immobile è di prestigio mentre ad un agente immobiliare di zona se l’immobile è di modesto valore.

L’investitore che vuole indirizzare i suoi mezzi finanziari verso questo particolare segmento del mercato immobiliare residenziale deve rivolgersi a info@usufrutto.it.

 

Nel 2011 le vendite di nuda proprietà sono aumentate del 10% e sono così suddivise nel territorio nazionale:

Lazio (addirittura con il 41% degli annunci totali), Lombardia (14%), Toscana (12%), Liguria (11%), Piemonte (9%) ed Emilia Romagna (5%) rappresentano, insieme, ben i due terzi del totale dell’offerta nazionale.

Dalla città di Roma, in particolare, arriva il 36% di tutti gli annunci di vendita per nuda proprietà, da Milano il 9%.

Perchè vendere la nuda proprietà

L’alleato giusto per chi vuol vendere la Sua Nuda Proprietà!

Hai mai pensato che il tuo immobile potesse renderti felice?

Vendendo un immobile se ne perde il possesso mentre vendendo la nuda proprietà se ne rimane possessori per tutta la VITA !

Potrai continuare a viverci per tutto il tempo che vorrai oppure affittarlo trasferendoti in un meraviglioso paradiso tropicale.

Potrai addirittura scegliere di avere l’usufrutto su di un immobile diverso da tuo, in un altro paese, magari in Colombia, a Cartaghena ! (altro…)

L’andamento del mercato

Nel 2015 in regione le compravendite di abitazioni in nuda proprietà sono state 3.622, +3,5% rispetto al 2014. Aumentano nelle province di Mantova del +27,6% rispetto al 2014 (156 compravendite), di Como del +21,7%(227), di Pavia del +17,5% (220) e, seppure in modo più contenuto, di Lodi del +4,8% (65), di Milano del+4,6% (1.432) e di Bergamo del +4,4% (470). Calano invece a Sondrio del -26,3% (71), a Lecco del -18,2%(94), a Cremona del -11,7% (112), a Brescia del -1,5% (473) e a Varese del -0,9% (301)

Milano, 17 novembre 2016 – Necessità e difficoltà economiche da un lato, vantaggi e opportunità dall’altro. È la doppia faccia della nuda proprietà, che fotografa lo spaccato sociale del nostro Paese. Una modalità che consente ai proprietari di avere liquidità derivante dalla cessione dell’immobile, pur continuando a vivere nell’appartamento per il resto della propria vita, e a chi vuole investire nel “mattone” di acquistare immobili a prezzi inferiori a quelli di mercato.

Secondo il Centro Studi di Casa.it, a livello nazionale nel 2016 resta alto l’interesse per l’acquisto di abitazioni con questa formula, con la domanda cresciuta negli ultimi tre anni in media del+35%. Stabile invece il numero proprietari che decidono di mettere in vendita l’abitazione con la nuda proprietà. Per quanto riguarda in particolare la Lombardia, la domanda è cresciuta del +38%.

Guardando al 2015, su base dati dell’Agenzia delle Entrate-OMI, la Lombardia è prima per compravendite di abitazioni in nuda proprietà (3.622), pari al 16,8% del totale nazionale. Un dato in leggera crescita (+3,5%) rispetto al 2014.

Le compravendite aumentano nelle province di Mantova del+27,6% rispetto al 2014 (156 compravendite), di Como del +21,7%(227), di Pavia del +17,5% (220) e, seppure in modo più contenuto, di Lodi del +4,8% (65), di Milano del +4,6% (1.432) e di Bergamo del +4,4% (470). Calano invece a Sondrio del -26,3% (71), a Leccodel -18,2% (94), a Cremona del -11,7% (112), a Brescia del -1,5%(473) e a Varese del -0,9% (301).

Ma quali sono le motivazioni che spingono i proprietari a vendere la propria abitazione in nuda proprietà? “Sono diverse e toccano sia la sfera socio-economica che quella personale – afferma Alessandro Ghisolfi, Responsabile del Centro Studi di Casa.it – Chi decide di mettere in vendita la sua casa con la formula della nuda proprietà, nel 70% dei casi lo fa perché, trovandosi in difficoltà economica, ha la possibilità di avere liquidità immediata per mantenere un certo tenore di vita, nel 22% dei casi per far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età o per sostenere i figli nell’acquisto della casa, e l’8% dei casi, non avendo eredi, decide di regalarsi una sorta di “pensione integrativa” per migliorare la qualità della propria vita.

 Qual è l’identikit del “nudo proprietario”? Prevalentemente uomo (60%), ha in media un’età vicina ai 70 anni, vive nelle grandi città, è nel 60% dei casi solo (celibe/nubile – separato/divorziato- vedovo) e offre un’abitazione fra gli 80 e i 100 mq, soprattutto localizzata nelle aree centrali e semicentrali.

 

Rapporto tra età del venditore e valore dell’immobile

Il valore di un immobile in nuda proprietà cambia in rapporto all’età del venditore. Se il venditore appartiene alla prima fascia di età (45-50 anni), lo sconto percentuale rispetto al valore di mercato sarà circa del 75%, mentre se il venditore appartiene alle ultime fasce di età lo sconto per il compratore si riduce tra il 25% e il 10% se il proprietario ha oltre 80 anni.

 

ANNO – % NUDE PROPRIETA’ SUL TOTALE DELLE VENDITE

2000 2,3%; 2001 2,4%; 2002 2,9%; 2003  3%; 2004 3,5%; 2005 4,1%; 2006 4,5%; 2007 4,9%; 2008 5,8%; 2009 6,8%; 2010 6,9%; 2011 7,4% 2012 8%, 2013 2%.

Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, nel decennio 2004/2013 le compravendite di nuda proprietà sono diminuite complessivamente del 74%. Nel 2004 se ne registrarono 41mila, mentre nel 2013 i contratti sono scesi a 21mila.

Da un’analisi effettuata dalle maggiori agenzie immobiliari, il campione esaminato evidenzia che più del 70% degli acquisti di nuda proprietà è finalizzato all’investimento a lungo termine, il 26% riguarda l’abitazione principale e solo il 3% ha come obiettivo la casa vacanze. Gli acquirenti hanno un’età compresa tra 35 e 64 anni nel 71% dei casi (spesso si tratta di genitori che acquistano per i figli), mentre i proprietari hanno un’età superiore a 55 anni nel 74% dei casi. Il medesimo campione evidenzia anche i motivi che spingono a vendere con la formula della nuda proprietà: il 47% lo fa per reperire liquidità e mantenere un certo tenore di vita, far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età o sostenere i figli nell’acquisto dell’abitazione; nel 37% dei casi si cerca di migliorare la propria qualità abitativa; nel 8% dei casi la vendita è determinata dal cambiamento della struttura familiare.

Le zone dove sono più frequenti queste vendite è dove si invecchia maggiormente: Genova 6,9%, Firenze 6,5% e Roma 5,7%. Al sud i vincoli familiari frenano l’anziano a vendere.

 

Inquilino indesiderato

Per cautelarsi dall’eventualità di trovarsi alla morte dell’usufruttuario un inquilino indesiderato che, in possesso di un contratto con data certa, ha diritto di continuare la locazione per la durata contrattuale stabilita, comunque non oltre cinque anni dalla cessazione dell’usufrutto, potrà concordare con il venditore al momento dell’acquisto della nuda proprietà, l’obbligo da parte sua di comunicare le eventuali intenzioni di cedere l’usufrutto o di locazione e la conseguente possibilità di esercitare un diritto di prelazione.

Il numero degli usufruttuari

Il numero di persone che si riservano il diritto di abitazione incide sul prezzo:  due persone determinano uno sconto superiore rispetto a una.

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